Alessio Manfredi

Italia


Artista multidisciplinare nato a La Spezia nel 1977, vive e lavora nel territorio tra Pietrasanta e la Lunigiana. Comincia la sua attività artistica nell’adolescenza, suggestionato dal nonno pittore e precedentemente dagli studi accademici, frequentando laboratori del luogo. Consegue con lode il Quadriennio ed il Biennio di Specializzazione in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Le sue opere combinano la scultura con l’installazione seguendo una ricerca incentrata su temi umanistici... [Continua a leggere]

Atelier di Alessio Manfredi


Informazioni su Alessio Manfredi


Artista multidisciplinare nato a La Spezia nel 1977, vive e lavora nel territorio tra Pietrasanta e la Lunigiana. Comincia la sua attività artistica nell’adolescenza, suggestionato dal nonno pittore e precedentemente dagli studi accademici, frequentando laboratori del luogo. Consegue con lode il Quadriennio ed il Biennio di Specializzazione in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Carrara. Le sue opere combinano la scultura con l’installazione seguendo una ricerca incentrata su temi umanistici, (etici, sociali, filosofici,politici). Nella produzione tridimensionale adopera vari materiali, dal marmo alla fibra di carbonio, intraprendendo una ricerca che si ramifica in molteplici filoni con opere di varie dimensioni. Espone in musei e gallerie in Italia e all'estero, risultando vincitore e finalista di vari premi e concorsi per opere pubbliche.

Non disponibile.

" HAND DAWN" di A. Guano -  2015

La produzione artistica di Manfredi si sviluppa dall’adolescenza in molti passaggi e suggestioni acquisite osservando l’uomo e l’ambiente, lavorando sulla mimesi, per poi lasciare spazio all’astrazione ed al concetto, senza abbandonare mai il legame con la tecnica e la materia nell’attuale ricerca che si dirama in più serie contraddistinte da un titolo chiave di lettura, è evidente la presenza di elementi di rinnovamento formale e tecnico e la volontà di un percorso che contraddistingue l’artista in sperimentazioni chimiche come le opere in fusione ottenute escludendo le fonderie e approcciando alle reazioni esotermiche apprese dallo studio degli armamenti antichi, o a tecniche di elettrodeposizione di metalli e corrosioni. Stilisticamente troviamo elementi che provengono dalle forme materiche dello spazio avanguardistico e dalle ricerche strutturali del secondo novecento. Come per le sculture mentali di A.Pevsner, composte da soli tre materiali comuni (metallo, plastica trasparente e pietra), le opere dell’artista vivono con pochi, ma indispensabili materiali tradizionali (marmo bianco e marmo portoro), che spesso si fondono in volumi di materia più o meno innovativa come la vetroresina e la fibra di carbonio. La grande esperienza, la conoscenza dei materiali e la spiccata immaginazione gli permettono di accedere ad un mondo difficile, quello contemporaneo, e di farsi strada nel mondo invisibile della fisica dove la tensione e l’energia racchiusa nella materia stanno alla base della stabilità stilistica della scultura stessa. La volontà primaria è creare, tramandare attraverso le arti e sostare nel mondo, dove la libera espansione, senza forzature, si contrappone all’indagine filosofica, politica ed etica. La ricerca dell’artista non comprende soltanto il volume tridimensionale e le opere bidimensionali materiche ( affreschi, olio e acrilico su tela ), bensì racchiude anche la necessità di esprimersi nei vari formati. Così come accade per le opere di scultura contemporanea di altri artisti, le opere di Manfredi sconfinano - anche per il passaggio di scala - nel campo dell'installazione ( In magnis et voluisse sat est del 2009 ) e nelle grandi opere pubbliche ( In memoriam Leonardo Umile nel comune di Aulla o la Scalinata del Comune di Podenzana del 2006 ), per ricondurci a traiettorie e nuove, inusuali dimensioni site specific. Manfredi oltre lavorare con la serie “Projection” sulla tematica dell’energia umana, vicina alla “Teoria della Scultura” di Beuys dove si affronta il concetto della natura dinamica di ogni aspetto della realtà, in cui ogni cosa passa dallo stato di caos a uno di forma, dal disordine all’ordine passando per il processo intermedio del movimento dell’attività energetica, segue vari filoni che si ramificano nel tempo. Nella serie Installazioni, possiamo trovare una critica di cronaca, che dal titolo chiave di lettura, conduce alla lettura ironica dell’opera, come in “Carota e Bastone” sui basamenti di fronte a palazzo Ducale a Genova, o “Spremuta” per Energiexpo a Sarzana, o la più volte esposta “Inseminazione”.

PROJECTIONS di Valerio P. Cremolini - 2008

La produzione scultorea di Alessio Manfredi si declina in una creatività eclettica, sinceramente apprezzabile. Sia l’esperienza figurativa, ben espressa in grandiose opere dall’immediato coinvolgimento, sia l’attuale ricerca strutturata in forme astratte, aperte nello spazio, quale sede sconfinata di relazioni, offrono i connotati di una progettualità tuttora in divenire, caratterizzata da un’elaborata evoluzione formale. Lo scultore, infatti, unisce con sicura padronanza materiali diversi (marmo, acciaio, plexiglass, fibre), realizzando opere dotate di eleganza e di leggerezza, qualità che si associano nell’ingegnosa  proposta di Manfredi, densa di apporti concettuali ed emotivi. Si esplicita in tal modo la continua ricerca di un equilibrio tecnico-estetico, ben espresso in lavori dalle forme elementari che concretizzano l’importanza delle connessioni dinamiche fra la scultura e l’ambiente. Il livello della riflessione dell’artista è altamente qualitativo e non sfugge lo slancio immaginativo che presiede alla costruzione di opere dall’orientamento, talvolta, singolarmente minimalista. Nella loro autenticità, esse svelano la tipicità di un progetto creativo, focalizzato sull’affermato principio della psicologia della forma, per cui «l’insieme è più della somma delle parti».

Projection rappresenta, allora, uno snodo significativo dell’operatività dello scultore che alla monumentalità di precedenti stagioni affianca una meditata scelta linguistica spinta verso la formulazione di lavori che, per la loro apparenza enigmatica, alimentano stupore, attivando silenziosi e complessi percorsi mentali e quel particolare stato inquietante, ed allo stesso tempo attraente, di spaesamento.

                                                                                  

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